Un'altra idea che avevo avuto da inserire nel pacchetto Starlab era questa: Quasar Wet Workshop.
Avevo pensato a una versione modificata del Quasar in cui il core stage rimaneva in orbita, dotato di pannelli solari estensibili, un modulo shelter, docking ports. Una volta disperso tutto il propellente residuo, lo scafo del razzo diventava un enorme volume utilizzabile (molte volte più spazioso dello Starlab).
Nella figura ci sono alcuni elementi colorati in modo strano perché ho perso le textures. I pannelli solari sono del tipo dello Starlab (qui mostrati ripiegati).
Indice 
Link 
Idrogeno e ossigeno liquidi, che non lasciano residui una volta effettuato un venting completo. L'idrogeno poi scappa via con tale facilità che non c'è proprio rischio che ne rimanga qualche traccia. Certo poi all'interno sarebbe stato necessario arredarlo ma credo che questo sarebbe stato il meno. Avevo calcolato un volume pressurizzato utile di 4.700 metri cubi, cioè oltre tre volte e mezzo lo Starlab completo di tutti i moduli aggiuntivi!
