Puntando, un po' come Blue Origin o ULA, sul concetto del riutilizzo dello stadio superiore in un contesto lunare, ho notato che, utilizzando la versione più potente del razzo per trasportare in orbita lunare un payload delle dimensioni tipiche dei MPLM della ISS (14.000 kg circa), senza sfruttare tutta la capacità (che è di circa 74.000 kg in orbita lunare bassa), all'upper stage resterebbe sufficiente delta V per intraprendere il viaggio di ritorno e ricollocarsi in orbita terrestre, dove potrebbe essere rifornito e riutilizzato per ripetere la tratta, come una sorta di space tug tipo quelli immaginati dalla NASA negli anni Settanta (che però erano a propulsione nucleare). Per far ciò deve essere previsto che lo stadio superiore possa essere implementato con un pacchetto che gli consenta di mantenersi in funzione a lungo, che dovrà comprendere: pannelli solari con pacco batterie, isolamento termico potenziato, set aggiuntivo di RCS, porta docking e di rifornimento. Visti i carichi minori, uno o più motori potrebbero essere rimossi, risparmiando peso.
Utilizzando lo stesso razzo per trasportare solo Antares in orbita lunare, allo stadio superiore resterebbe comunque il delta-V necessario a tornare indietro verso la Terra (senza ricollocarsi in orbita di parcheggio) in una traiettoria distruttiva contro l'atmosfera, utile a rimuoverlo in modo pulito (insieme ad eventuali waste) anziché lanciarlo in orbita solare o farlo deorbitare sulla superficie lunare (dove potrebbe causare danni, visto che è stato provato che i detriti di un impatto possono ricadere a migliaia di chilometri o addirittura sul lato opposto della Luna).
Utilizzo questo spazio per appuntarmi considerazioni come questa, per non scordarmele. Non fateci molto caso.