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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Ven 28 Ott 2016 - 19:23
Allora non serve il Jarvis M, puoi cavartela col B
A meno che non fai due TMI separate e poi un rendez-vous e docking post partenza ma la vedo complicata... oddio le traiettorie sarebbero simili a pensarci bene
Fausto Admin
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 12:22
Con la spinta del solo Quasar arriviamo ad un orbita di 180x3089 km ad inclinazione 28.5° (partiamo da Cape Canaveral per avere un'inclinazione più bassa rispetto a Capo Passero)
Andrew secondo te quanto tempo prima della TMI bisogna lanciare in orbita Starlab? diciamo 6 mesi? per dare il tempo di assemblare tutto in orbita mi pare un tempo ragionevole. In base a questo dato potrò stabilire la finestra di lancio corretta.
Ah poi domanda: nella cartella config ci sono star-tug1 e star-tug2: sono uguali giusto? cioè hai copiato due file identici per non avere conflitti quando saranno iniseme nello stesso scenario è corretto? Oppure sono proprio due versioni diverse?
Fausto Admin
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 13:07
Per la TMI partiamo da un orbita più veloce.. però non riusciamo a fare un'accensione sola purtroppo... anche se c'è da dire che l'orbita ellittica di partenza rende più efficiente il processo
Andrew Add-on Developer
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 13:08
Fausto ha scritto:
Con la spinta del solo Quasar arriviamo ad un orbita di 180x3089 km ad inclinazione 28.5° (partiamo da Cape Canaveral per avere un'inclinazione più bassa rispetto a Capo Passero)
Mi sembra ottimo! Infatti anche io nei miei scenari avevo previsto Cape per lo stesso motivo. Rimpiango un po' di non avere più una base operativa presso l'equatore
Citazione :
Andrew secondo te quanto tempo prima della TMI bisogna lanciare in orbita Starlab? diciamo 6 mesi? per dare il tempo di assemblare tutto in orbita mi pare un tempo ragionevole. In base a questo dato potrò stabilire la finestra di lancio corretta.
Secondo me la stazione può rimanere autonoma in attesa per un tempo elevato (cerchiamo di non far scadere i viveri ecco ). Sei mesi mi sembra ragionevole. Con lo Skylab dovettero fare di corsa ma perché la stazione si era danneggiata!
Citazione :
Ah poi domanda: nella cartella config ci sono star-tug1 e star-tug2: sono uguali giusto? cioè hai copiato due file identici per non avere conflitti quando saranno iniseme nello stesso scenario è corretto? Oppure sono proprio due versioni diverse?
Si esatto sono identici, l'ho fatto per non avere conflitti!
Andrew Add-on Developer
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 13:12
Fausto ha scritto:
però non riusciamo a fare un'accensione sola purtroppo...
Lo immaginavo. avevo pensato di prevedere una versione del tug che mantenesse entrambi i motori J-2X del terzo stadio del Quasar (da cui deriva), ma ho pensato che la spinta fosse eccessivamente stressante per la struttura quando c'è anche agganciato Antares. Inoltre con due motori perdi in delta-V (per il peso del motore aggiuntivo). Spero che la TMI sia attuabile: onestamente non ho mai provato, mi sono affidato solo ai numeri
Andrew Add-on Developer
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 13:16
Per la TMI partiamo da un orbita più veloce.. però non riusciamo a fare un'accensione sola purtroppo... anche se c'è da dire che l'orbita ellittica di partenza rende più efficiente il processo
domanda: ma con questo bonus alla partenza non potremmo azzardarci a tenere i veicoli col pieno di propellente?
Fausto Admin
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 14:36
Andrew ha scritto:
Fausto ha scritto:
però non riusciamo a fare un'accensione sola purtroppo...
Lo immaginavo. avevo pensato di prevedere una versione del tug che mantenesse entrambi i motori J-2X del terzo stadio del Quasar (da cui deriva), ma ho pensato che la spinta fosse eccessivamente stressante per la struttura quando c'è anche agganciato Antares. Inoltre con due motori perdi in delta-V (per il peso del motore aggiuntivo). Spero che la TMI sia attuabile: onestamente non ho mai provato, mi sono affidato solo ai numeri
La TMI è sicuramente attuabile. Tra la prima e la seconda accensione passano circa 8 ore. Un tempo accettabile, temevo di ottenere un'orbita di giorni e così sarebbe stato più difficile stare all'interno della finestra.
Andrew ha scritto:
domanda: ma con questo bonus alla partenza non potremmo azzardarci a tenere i veicoli col pieno di propellente?
Non mi arrischierei in questo. Su Antares abbiamo tutto ciò che ci serve. Preferirei avanzare qualcosa in più nel serbatoio del tug per le correzioni. Avanzeremmo anche una preziosa riserva per eventuali manovre in orbita marziana, così da poter lasciare il tug attaccato alla stazione
Fausto Admin
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 20:00
Ho trovato una buona finestra di lancio il 2 gennaio 2035 alle 00:13:00 UTC. Il terzo stadio del Quasar dovrà fare due accensioni se vogliamo metterci nella giusta orbita. E' progettato per farlo giusto? Dimmi di si...
Andrew Add-on Developer
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 21:07
Come indicato da Encyclopedia Astronautica, il motore J-2X è progettato per eseguire fino a tre riaccensioni.
Fausto Admin
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Titolo: Re: Concetto "Red Antares" Dom 30 Ott 2016 - 22:54
Ottimo, me ne basta una!
Io anticiperei la finestra di lancio ad inizio agosto.. più che altro per un fattore scenico... si lancia in piena notte e non è il massimo per il video che ho in mente...
Andrew Add-on Developer
Numero di messaggi : 6079 Età : 47 Località : Pavia/Torino Data d'iscrizione : 03.12.09
Altra domanda: l'Antares Long Range l'abbiamo mai integrato al Jarvis B?... è una configurazione mai usata nei nostri video (anche se prevista, se mi ricordo bene).
Uhm... certo che se aggiungiamo un lander questa missione diventa uguale uguale a un concetto che avevo schizzato tempo fa...
eheheh
Fausto Admin
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Bello questo schizzo, mi ricordano molto quelli di John Houbolt!
No il jarvis B non ha mai volato nei nostri video ma ci sono degli scenari con questa configurazione nel pacchetto. Per come ho in mente io Arcturus volevo codificarlo in modo molto duttile. Creare la possibilità di assemblarlo velocemente su vari livelli. Ad esempio avendo la possibilità di togliere arredamento e sedili e ponti per fare istantaneamente una versione cargo o l opzione di avere più tipi di moduli di discesa, anche uno progettato per Marte.. Vedremo più avanti
Andrew Add-on Developer
Numero di messaggi : 6079 Età : 47 Località : Pavia/Torino Data d'iscrizione : 03.12.09
Ma... e invece usare il J-M e fare una TMI separata con Antares, con aggancio alla stazione sulla via per Marte? Risolverebbe un po' di problemi. Troppo complicato?
Fausto Admin
Numero di messaggi : 7181 Età : 41 Località : Arcore (Milano) Data d'iscrizione : 27.06.09
Tu lo dici per evitare di usare il secondo Tug? Non so se ci stiamo dentro, credo di si comunque.. Si potrebbe fare sicuramente ma entrano in gioco altri problemi.. dovremmo lanciare Antares subito dopo la TMI del treno spaziale per non perdere la finestra di lancio.. nella realtà sarebbe rischioso.. metti che insorga qualche problema?.. inoltre per non sprecare troppo delta V dovremmo fare in modo che il rendez-vous avvenga molto vicino a Marte, quindi l'equipaggio si troverebbe ad affrontare il viaggio in una capsula che come giustamente avevi osservato non è schermata per le radiazioni.. non so quanto sia più conveniente questo rispetto ad un doppio tug..
Comunque avevo calcolato male l'orbita di parcheggio di starlab.. con i serbatoi pieni al 15 per cento l'apogeo arriva a 5220 km..
Andrew Add-on Developer
Numero di messaggi : 6079 Età : 47 Località : Pavia/Torino Data d'iscrizione : 03.12.09
Non tanto per il secondo tug, che credo sia inevitabile, ma per aumentare il payload che viene inviato verso Marte, lo stesso concetto delle due TLI separate nello scenario lunare. Ma le obiezioni di sicurezza che muovi sono sensate: per Marte è meglio partire "tutti insieme"!
Mi interessa il tuo concetto modulare di Arcturus... è intrigante! Dovrei calcolare quanto dovrebbe essere il peso limite per il lancio verso Marte col Quasar... credo che ci si potrebbe stare perché è vero che dovresti dotarlo di scudo termico, ma risparmieresti credo del propellente per l'inserzione orbitale (azzardo una aerocattura). Sarà da studiare in futuro!
Fausto Admin
Numero di messaggi : 7181 Età : 41 Località : Arcore (Milano) Data d'iscrizione : 27.06.09
Gli RCS li verifico, non ricordo più che valori avevo impostato ma credo fossero realistici; del resto sono oggetti da duecento tonnellate, non si può pretendere una grande manovrabilità... a meno di mettere degli RCS super potenti ma non saprei... se vuoi si può barare potenziandoli
fred18 Add-on Developer
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Mi permetto di fare un piccolissimo commento sulla scia di quello che state discutendo:
in passato avevo provato a fare più o meno quello che stavate raccontando, lanciando antares e non mi ricordo più quale altro modulo con due TMI separate e facendo l'aggancio in orbita solare sulla via per Marte. Devo dire che da una parte l'attracco era particolarmente affascinante ed inquietante perché si faceva la manovra immersi nel nulla interplanetario, tra l'altro anche particolarmente semplice perché non essendoci effetti orbitali marcati in orbita solare è come arrivare piano piano ad un punto fisso. Dall'altra ricordo di aver avuto ad un certo punto la stessa perplessità che citate voi "aspetta ma se qualcosa non va? gli astronauti si ritrovano solo con Antares per tutto il viaggio..." Quindi grandi preoccupazioni sulla sicurezza!
comunque per "gioco" vi consiglio l'attracco in orbita solare, fa davvero un certo effetto
Andrew Add-on Developer
Numero di messaggi : 6079 Età : 47 Località : Pavia/Torino Data d'iscrizione : 03.12.09
Forse questo "gioco" potrebbe risolvere un grosso problema. Così com'è lo scenario, non abbiamo a disposizione l'habitat per il ritorno. Non riesco a rassegnarmi al concetto di far tornare quella gente solo con la capsula: troppe radiazioni, troppo poco spazio abitabile. Bisogna fare dei conti... del resto si tratterebbe di tirare fuori poco meno di un chilometro al secondo in più, per uscire dall'orbita marziana con tutto il treno spaziale. Il problema è che poi la stazione la perdi, se ti va bene va a finire in orbita solare dopo che l'equipaggio si stacca e rientra a terra con Antares... poco male, ha un grosso telescopio a bordo, può diventare un osservatorio interplanetario permanente.
Fausto Admin
Numero di messaggi : 7181 Età : 41 Località : Arcore (Milano) Data d'iscrizione : 27.06.09
Una soluzione potrebbe essere fare una TMI doppia, mi spiego: una volta che sia il treno spaziale che l'HES5 sono in orbita, a quel punto effettuiamo un trasferimento quasi in simultanea. Così ci inseriremmo su un orbita di trasferimento molto simile e sarebbe meno dispendioso raggiungere StarLab.. potrebbe essere addirittura fatto nei primi giorni del viaggio..
fred18 Add-on Developer
Numero di messaggi : 950 Età : 41 Località : La Spezia Data d'iscrizione : 04.01.12
Una soluzione potrebbe essere fare una TMI doppia, mi spiego: una volta che sia il treno spaziale che l'HES5 sono in orbita, a quel punto effettuiamo un trasferimento quasi in simultanea. Così ci inseriremmo su un orbita di trasferimento molto simile e sarebbe meno dispendioso raggiungere StarLab.. potrebbe essere addirittura fatto nei primi giorni del viaggio..
è quello che dicevo io sopra, ma se poi qualcosa va male con l'attracco i poveri astronauti che fine fanno?
Andrew Add-on Developer
Numero di messaggi : 6079 Età : 47 Località : Pavia/Torino Data d'iscrizione : 03.12.09
se poi qualcosa va male con l'attracco i poveri astronauti che fine fanno?
Non sono sicuro di quanto sto per dire, ma se per la TMI servono complessivamente sui 3,6 / 3,7 km/sec e Antares in questa configurazione ha 1,9 km/sec di delta V, ne risulta che:
3,7 - 1,9 = 1,8 km/sec
Se la velocità di fuga dalla Terra partendo dalla LEO è poco oltre i 3,2 km/sec, vuol dire che c'è più che abbastanza Delta V per un annullamento missione, cioè un burn retrogrado che reimmetta Antares in un'orbita ellittica di cattura terrestre, dalla quale poi la capsula potrebbe eseguire il rientro d'emergenza.
fred18 Add-on Developer
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E' possibile? Se sono in orbita solare per tornare sulla terra dovrei rallentare per "farmi riprendere" ma se sono un po' lontano la mia orbita solare si abbasserebbe e finirei piu' interno rispetto alla terra. Forse combinando con una velocita' verso l'esterno del sistema solare (l'outward velocity di transx) si puo' fare. Mi parrebbe una manovra interessantissima da provare
Andrew Add-on Developer
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Ma si presume che queste manovre si eseguano nelle ore immediatamente successive alla TMI. Quindi sono ancora vicinissimo alla Terra (ben più vicino della Luna per capirci). Ragionerei in termini terrestri come punto di riferimento, non di orbita solare. Se sono su un arco di parabola in uscita verso Marte vuol dire che sono a circa 3,7 km/sec (oltre la velocità della LEO intendo). Se la velocità di fuga è intorno al 3,2 vuol dire che mi basta un burn retrogrado di 0,5 per farmi ricatturare. Almeno credo.
A quel punto, se Antares non deve più eseguire da solo il rientro da Marte alla Terra, sarebbe sufficiente imbarcare il propellente necessario a consentire il rientro d'emergenza nel caso in cui fallisse il docking con Starlab all'inizio del trasferimento. Cioè se non ho toppato tutto il discorso di prima, basterebbe qualcosa come 0,5 km. Quindi Antares si può ancora molto alleggerire rispetto al previsto...
Andrew Add-on Developer
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Del resto in Apollo 13 ci avevano pensato a una manovra di emergenza simile (desistendo poi perché non sapevano se il motore del modulo di servizio sarebbe esploso):