Missione GTM-3

Diretta inizia tra poco:

http://www.livestream.com/orbiterlivemissions

Fausto ha scritto:

Mah io sono fiducioso che con questa strategia riusciremo ad ottenere buoni risultati. Naturalmente abbiamo delle finestre di lancio ridotte ma in una futura missione umana la carta vincente sarà appunto partire da un apolunio alto per chiudere la manovra di circolarizzazione e nel contempo sincronizzare le orbite per il rendez-vous.. l'eventuale costo aggiuntivo in Delta V sarebbe a carico del lander per aggiustare l'inclinazione (lanciando durante la corretta finestra dovrebbe essere di entità minima) e una volta intorno alla Luna dovremo aspettare magari un giorno e mezzo per l'incontro

Naturalmente confido molto nelle tue capacità di pilotaggio
Il problema che io vedo, ma qui andiamo veramente oltre, è di riuscire poi a rendere la missione "riproducibile" un domani che la rilasceremo per gli altri orbinauti. Quindi riuscire a creare un piano di volo che possa essere eseguito senza dover essere per forza piloti a livello di Neil Armstrong

Scusate il breve OT ma,wow, ci sono passi da gigante! Sono i flight test per la missione manned di antares sulla superficie lunare per caso?

Si, questo volo insieme al prossimo serviranno per testare le procedure di rendez-vous e docking in orbita lunare polare, con doppio lancio e doppia TLI, che è la procedura che useremo per la discesa sulla superficie.

Un'altra missione test che partirà tra qualche tempo consisterà nell'allunaggio di un piccolo minilander automatico presso il polo sud, per testare una serie di cose, soprattutto il sito di atterraggio e la manovra di discesa (in modo da poter apportare le eventuali correzioni necessarie al progetto del lander abitato).

Da qui a provare in volo ufficialmente i nuovi moduli per l'allunaggio, però, ce ne corre ancora...

bene dai, non vedo l'ora di aspettare l'allunaggio!

Ma la diretta?

Era ieri sera!

Ah.. io mi sono affidato alla stringa mobile che diceva "sta sera".. vabbè sarà per la prossima, grazie per la rix boss!!

Appena scovato questo screenshot su OF:



Notate qualcosa di familiare?

Andrew ha scritto:

...
Notate qualcosa di familiare?

Il Verrazzano!

E' vecchio ma fa ancora la sua porca figura.

L'altro giorno guardando l'eclisse mi chiedevo: "chissà in che posizione è ora in nostro Verrazzano": Sono andato a controllare:



Nel momento di massimo oscuramento eravamo vicini all'apolunio, ad una distanza di 2800 km dalla Terra.

Ti rubo questa immagine e la posto subito nel thread degli screenshots su OF!

In effetti io non mi ricordavo dell'eclisse; quando ne hanno parlato al TG ho pensato come mai non abbiamo incluso l'osservazione del fenomeno nel piano di volo...

Scrivo qui perché non mi pare che ci sia già il topic apposito per la missione lunare di Antares.

C'è un piccolo, ma consistente margine di prestazioni su Jarvis M che consente di fare cose interessanti, una delle quali si potrebbe scegliere di fare in missione.

La prima l'abbiamo già discussa: grazie anche alla possibilità di Antares 3.0 di essere autonomo anche mentre è ancora agganciato a HES-5, si potrebbe prevedere di tenersi appresso lo stadio fino alla Luna e di sfruttarne il carburante residuo per parte della spinta di LOI, aumentando quindi la riserva di Antares per successive manovre seleniche. Se la manovra funziona può diventare uno standard per le missioni lunari con importanti riscontri sulla flessibilità di missione e la sicurezza.

Altra opzione, che a me piacerebbe non poco: si potrebbe predisporre un piccolo modulo, stivato dentro l'ogiva del HES-5 e da agganciare ed estrarre dopo la TLI di tipo classico (apollo style). Questo modulo sarebbe un semplice collegamento tra Antares e Verrazzano (con le due porte docking) ma sarebbe dotato di un set aggiuntivo di pannelli solari da lasciare poi agganciato al Verry per prolungarne la vita utile e trasformarlo in una specie di avamposto lunare orbitante low-cost, riutilizzabile anche più avanti! E' un'idea buttata un po' lì, ma mi pareva carino esporvela.

Ottima idea, da pensarci su. Che dimensioni ha lo spazio a disposizione nel HES-5?

L'idea è bella ma bisognerebbe rimettere mano alla dll dell'Hes5, cosa che un pochino mi spaventa...

Uhm... l'unica modifica sarebbe definire un secondo payload per l'HES-5 ma in effetti hai ragione, non ci pensavo più... forse è meglio non incasinare tutto. Con Spacecraft è tutto più facile  

Vittorio, lo spazio a disposizione, vado a memoria, è corrispondente almeno alle dimensioni di un modulo cargo di Eridanus, anche se la dimensione effettiva è minore perché l'ogiva non è progettata per aprirsi e quindi l'ipotetico carico andrebbe estratto dall'alto, attraverso l'anello adattatore di prua, quindi il diametro utile è minore.

Comunque potrei sempre approntare questo modulo a parte per una spedizione separata, magari.
Rimane la prima opzione.

domanda: l'integrazione di Antares con il nuovo Jarvis M è mai stata provata? La provo io?