Domanda interessante.
I russi sono sempre stati maestri dell'aerodinamica. I boosters "integrati" del vettore soyuz potrebbero derivare da questo tipo di concetto, mentre gli americani, più pragmaticamente hanno pensato alla forma cilindrica perché più facile da fabbricare, a prezzo di una modesta perdita di prestazione all'inizio del volo. Ma comunque questa argomentazione potrebbe non reggere se pensiamo al moderno vettore russo Zenith, che somiglia a una matita.
L'N1 ha quella forma principalmente perché era necessario un primo stadio di grandissima larghezza per ospitare tutta la schiera di motori (organizzati secondo un rudimentale schema "aerospike") e anche perché i russi prediligevano serbatoi sferici anziché allungati. Quindi il razzo doveva essere molto largo all'inizio, e raccordandosi dalla base verso la punta, finisce con l'avere quella forma.
Il saturn V è venuto fuori molto più "semplice" soprattutto perché poteva contare sul fantastico motore F-1 che ha consentito di raggiungere la potenza voluta con sole 5 unità e quindi un primo stadio molto più stretto.
A proposito di motori, questi sono un altro grande punto di differenza tra americani e russi. Questi ultimi non hanno mai affinato la tecnologia dei propellenti solidi e non hanno neppure mai amato molto i motori criogenici (li hanno provati solo su Energia); tutti i loro razzi usano il kerosene (Soyuz) oppure gli ipergolici (Proton). Inoltre amano raggiungere le prestazioni desiderate con tanti motori piccoli anziché pochi e più potenti, come invece preferiscono gli occidentali.