Mars trip?!?

Che ne pensate?
http://www.repubblica.it/scienze/2011/02/04/news/mars_500_met_missione-12058492/

Beh, trovo del tutto normale che si eseguano simili simulazioni, solo che forse sarebbe il caso di farle sulla base di un progetto più avanzato e meno campato in aria. Tra l'altro, per fare una cosa seria dovrebbero rimanere isolati per tutta la durata della missione stessa. Uno speleologo delle mie parti faceva esperimenti simili chiudendosi in grotta per mesi e mesi (forse anni addirittura). Credo che le sue osservazioni sull'isolamento andrebbero studiate a fondo prima di intraprendere una missione del genere. Ma il problema più grande rimane sempre uno: con tutto quello che costa, siamo sicuri che andare su marte ci possa fornire prospettive veramente utili? Che si possa fare è assodato, ma che sia opportuno farlo è un altro paio di maniche. Va a finire che l'unico ritorno economico potrebbe essere quello di produrre un grande Reality Show tipo grande fratello che potrebbe reggersi coi propri ascolti. D'altra parte per la luna fu così. Prima ci arrivammo, ma alla fine non ci siamo più tornati. E non è che la tecnologia sia regredita, è che la domanda resta la stessa: che ca... ci andiamo a fare?

TerryGroove ha scritto:

la domanda resta la stessa: che ca... ci andiamo a fare?

Su questo argomento ci sono tante correnti di pensiero. Dal mio punto di vista andare su Marte non è un semplice sfizio o una sfida tecnologica. Per me è una cosa naturale che prima o poi deve essere fatta. Ciò che ha reso l'uomo l'essere che è adesso non è la ragione, ma la naturale curiosità che lo spinge a volere scoprire cosa c'è oltre la siepe, per quanto difficile o pauroso sia. Anche la cosa a prima vista più inutile che si possa immaginare di fare ha un risvolto. Quando ad esempio si ebbe l'idea di produrre dei computer alla portata di singoli privati, Kenneth Olson, fondatore della Digital Equipment Corporation, oggi inglobata nella HP, disse "Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?". Pensa se ai tempi tutti l'avessero pensata come lui... Stessa cosa per la Luna: che bisogno c'è? La sfida con l'URSS non fu la causa del programma Apollo, ne fu solo l'acceleratore. Senza l'URSS ci si sarebbe arrivati comunque sulla Luna, magari dopo, ma si sarebbe fatto comunque. E quest'impresa permise lo sviluppo di tecnologie non indifferenti, con passi in avanti nel campo delle telecomunicazioni satellitari, miniaturizzazione di componenti elettronici, cose che ormai utilizziamo nella vita di tutti i giorni. Dopo la Luna, quindi, il passo naturale da fare è Marte. La NASA l'aveva deciso da tempo, ed è per questo che è esistito lo Skylab, ed è stata progettata la ISS: per imparare a vivere nello spazio ed apprendere tutte le procedure che saranno necessarie durante un viaggio verso un altro pianeta e la permanenza lì. Tutto questo ha portato e sta ancora portando grandi innovazioni in campo scientifico ed ingegneristico. Tutto questo è possibile solo perché ci sono persone che quando gli vengono posti degli obiettivi, magari i più impegnativi e/o inspiegabili, anziché chiedersi "perché?", hanno il coraggio e l'accortezza di chiedersi "perché no?"

Nulla da aggiungere al tuo post Aviator, la penso esattamente come te!!

Fausto ha scritto:

Nulla da aggiungere al tuo post Aviator, la penso esattamente come te!!

Anche io!!!
E poi scusa Terry,ma perche'dici che sulla luna non ci siamo piu' andati?Dopo l'Eagle di Armstrong,si e'arrivati fino all'Apollo 17 e altri uomini hanno condotto studi scientifici sulla superficie lunare...poi ho anche letto da qualche parte che ci sarebbe un progetto di tornarci ancora nel 2020...
E comunque,motivate o meno che siano(e per me lo sono eccome),senza le ricerche condotte negli anni della "corsa allo spazio",molto probabilmente oggi non potremmo neanche utilizzare un telefono cellulare o fare cose che rientrano nella nostra quotidianita'...quindi che dici,servono?

Miky ha scritto:

Fausto ha scritto:

Nulla da aggiungere al tuo post Aviator, la penso esattamente come te!!

...poi ho anche letto da qualche parte che ci sarebbe un progetto di tornarci ancora nel 2020...

Esatto Miky:

Bush nel 2004:
The president called for:
The construction of a new spaceship, the Crew Exploration Vehicle, to ferry people to the moon and the International Space Station. It would make its first manned flight in 2014. NASA hasn't revealed a design.
Il viaggio "era" previsto per il 2014.
Obama nel 2010:
"By the mid-2030s, I believe we can send humans to orbit Mars and return them safely to Earth. And a landing on Mars will follow. And I expect to be around to see it."
Viste le contingenze economiche mondiali, però, credo che le date slitterannno di parecchio, purtroppo...
E non mi date del pessimista, semmai dell' ottimista con esperienza!

TerryGroove ha scritto:

la domanda resta la stessa: che ca... ci andiamo a fare?

Buona parte della tecnologia che usiamo oggi, inclusa quella che stai usando per dire che non serve a niente, deriva dall'evoluzione di ciò che fu per la prima volta realizzato per il programma Apollo. Tanto per dire la prima cosa che mi viene in mente.

TerryGroove ha scritto:

Tra l'altro, per fare una cosa seria dovrebbero rimanere isolati per tutta la durata della missione stessa.

Infatti è quel che sono. Uno scopo della missione è proprio quello di verificare la risposta all'isolamento e ad un ambiente ristretto da parte di un ristretto gruppo di persone obbligate a vivere e lavorare insieme.

Inoltre, cito: "Tutto nell'esperimento è così realistico che anche i messaggi tra l'equipaggio e la base spaziale sono ritardati di un tempo simile a quello che proveranno realmente gli astronauti marziani quando saranno su Marte. Il pianeta rosso infatti, dista decine di milioni di chilometri (varia a secondo del periodo dell'anno durante il quale i due pianeti si avvicinano o si allontanano) dalla Terra e le comunicazioni radio impiegano diversi minuti per coprire lo spazio esistente."

The Aviator ha scritto:

TerryGroove ha scritto:

la domanda resta la stessa: che ca... ci andiamo a fare?

Su questo argomento ci sono tante correnti di pensiero. Dal mio punto di vista andare su Marte non è un semplice sfizio o una sfida tecnologica. Per me è una cosa naturale che prima o poi deve essere fatta. Ciò che ha reso l'uomo l'essere che è adesso non è la ragione, ma la naturale curiosità che lo spinge a volere scoprire cosa c'è oltre la siepe, per quanto difficile o pauroso sia. Anche la cosa a prima vista più inutile che si possa immaginare di fare ha un risvolto. Quando ad esempio si ebbe l'idea di produrre dei computer alla portata di singoli privati, Kenneth Olson, fondatore della Digital Equipment Corporation, oggi inglobata nella HP, disse "Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?". Pensa se ai tempi tutti l'avessero pensata come lui... Stessa cosa per la Luna: che bisogno c'è? La sfida con l'URSS non fu la causa del programma Apollo, ne fu solo l'acceleratore. Senza l'URSS ci si sarebbe arrivati comunque sulla Luna, magari dopo, ma si sarebbe fatto comunque. E quest'impresa permise lo sviluppo di tecnologie non indifferenti, con passi in avanti nel campo delle telecomunicazioni satellitari, miniaturizzazione di componenti elettronici, cose che ormai utilizziamo nella vita di tutti i giorni. Dopo la Luna, quindi, il passo naturale da fare è Marte. La NASA l'aveva deciso da tempo, ed è per questo che è esistito lo Skylab, ed è stata progettata la ISS: per imparare a vivere nello spazio ed apprendere tutte le procedure che saranno necessarie durante un viaggio verso un altro pianeta e la permanenza lì. Tutto questo ha portato e sta ancora portando grandi innovazioni in campo scientifico ed ingegneristico. Tutto questo è possibile solo perché ci sono persone che quando gli vengono posti degli obiettivi, magari i più impegnativi e/o inspiegabili, anziché chiedersi "perché?", hanno il coraggio e l'accortezza di chiedersi "perché no?"

grandissimo post. Inutile dire che rispecchia in toto il mio pensiero.