Questa è una notizia che aspettavo da forse dieci o quindici anni. Come me, tutta la generazione di videogiocatori che hanno avuto modo di giocare ai capolavori della simulazione spaziale degli anni '80 e '90,
Elite e
Elite 2: Frontier.
Due giochi che hanno fatto epoca; Elite, che non ho fatto in tempo a giocare perché risale addirittura al 1984, fu rivoluzionario in quanto fu tra i primissimi, se non il primo a introdurre la grafica tridimensionale (seppur ancora in stato embrionale) e una struttura di simulazione aperta, nella quale non c'era una vera trama da seguire ma era il giocatore a decidere dove andare e cosa fare.
Frontier, nel 1993, proseguiva il discorso, mantenendo e migliorando la grafica poligonale (la versione per PC introduceva addirittura delle embrionali textures
), introducendo la meccanica newtoniana, sistemi stellari realmente esistenti e in definitiva un realismo estremo (praticamente era tutto realistico tranne il salto iperspaziale, necessario a saltare da un sistema all'altro, e lo spazio, che per un motivo inspiegabile non era nero, ma blu!), tantissime navi spaziali tra cui scegliere e, soprattutto, un'intera galassia generata in modo procedurale col risultato di avere - non sto scherzando - 100 miliardi di sistemi stellari generati in modo realistico, tutti potenzialmente esplorabili e contenuti in un singolo floppy disk!
Frontier introduceva anche una sorta di storia di fondo, con la presenza di una Federazione - basata su Sol - e di un Impero - con capitale Achernar - in stato di guerra fredda, ma anche qui il giocatore poteva vivere la sua vita in modo totalmente libero, commerciando beni legali o illegali, facendo il cacciatore di taglie, il corriere, estraendo minerali da lontane lune, compiendo missioni per i militari, eccetera.
Frontier e Elite si ricordano anche per la colonna sonora di musica classica, tra cui il mitico Danubio Blu, ispirato a 2001 Odissea nello Spazio.
Videogames geniali, se si pensa che oggi i giochi occupano giga e giga e spesso sono la fiera delle stupidità. Ora il genio creatore di quei vecchi capolavori, David Braben, prepara Elite: Dangerous, il quarto capitolo della serie (il terzo fu Elite 3: First Encounters del 1995, sostanzialmente un Frontier con grafica aggiornata e storyline ampliata, ma che è ricordato più che altro per i bugs). Le aspettative dei fans sono altissime... molti, me compreso, giocarono Frontier per anni. Io gli devo anche il mio nick su OF e un racconto di fantascienza che ho scritto anche se mai finito!
Se dovesse venire fuori un gioco di quel livello penso che mi chiuderò in casa per minimo sei mesi.
Qualche link:
Elite (wiki ita)
Frontier (wiki ita)
Frontier (wiki eng)
Elite (wiki eng)
Articolo su Elite: Dangerous (ita)
Intervista a David Braben (ita)