Enrico, solo due precisazioni.
Non ci fu esplosione nella capsula di Apollo 1, ma "solo" un incendio, anche se in atmosfera di ossigeno puro è una cosa da paura.
Non ci fu nemmeno esplosione sul Challenger. Ciò che effettivamente prese istantaneamente fuoco fu il serbatoio esterno (il famoso External Tank) che si spaccò e produsse una rotazione incontrollata ed anomala della navetta. Lo Shuttle si spezzò in mille pezzi perché sottoposto a una forza aerodinamica trasversale che ha ecceduto ogni carico possibile ed immaginabile che potesse sopportare. Lo ha (purtroppo) dimostrato il fatto che la cabina restò intera e precipitò in mare intera, e che 3 respiratori di emergenza dell'equipaggio furono attivati. Per l'attivazione di quei respiratori per forza ci doveva essere l'intervento dell'uomo perché posti in posizioni che non permettevano l'attivazione automatica o casuale per il contraccolpo delle fratture dello scafo.
Considerazione personale riguardo i 16-17 anni tra una disgrazia e l'altra: è il tempo (a mio giudizio) fisiologico per cui ti dimentichi della disgrazia precedente, e cominci a preoccuparti meno della sicurezza (con quel che ne è conseguito).
Per il resto, come ho già postato nei due giorni scorsi, ricordiamo questi eroi del cielo.